martedì 3 dicembre 2013


CARTESIO


Cartesio è caratterizzato dall’ esigenza comune dei pensatori del Seicento, cioè la rifondazione del sapere.
Per fare ciò, sottolinea Cartesio, è necessario un nuovo metodo di sapere, quello cumulativo, simile a quello della matematica.
Tale metodo deve avere un carattere deduttivo e per fare ciò è necessario definire delle verità iniziali.
Si stabilisce, avendo la concezione di sé come essere pensante, un dualismo tra:
·         Res cogitans (sostanza pensante)
·         Res extensa (sostanza materiale)
Questo  consente a Cartesio di trattare in modo meccanicistico la materia.
Nella prospettiva cartesiana anima e corpo sono sostanze completamente separate.
L’ esigenza del metodo
Per costruire un sapere sistematico occorre però un metodo la quale definizione costruisce la premessa fondamentale per la costruzione di un nuovo sapere.
Il modello matematico
Secondo Cartesio sarà necessario  individuare le caratteristiche del metodo matematico (sapere cumulativo e sistematico) per edificare le basi per gli altri saperi.
Le regole di questo metodo vengono esposte da Cartesio nel “Discorso sul metodo”
L’ esigenza di una verità indubitabile
Cartesio individua un punto iniziale del metodo deduttivo: la verità indubitabile del punto d partenza.
Per poter fare ciò è necessario mettere in discussione tutte le certezze derivanti dalla tradizione e dall’ educazione.
Il dubbio metodico
Occorre sottoporre tutto al dubbio e vedere se qualcosa si possa salvare.
Cartesio parla di dubbio metodico poiché è assunto come processo per giungere ad una verità evidente.
Il paragone
Per costruire una casa più solida occorre demolire l’ edificio e partire con la nuova costruzione con delle fondamenta il più solide possibili.
La morale provvisoria
Per poter partire da capo è necessaria, secondo Cartesio, una morale provvisoria che il filosofo individua in una condizione iniziale di “non sapere”.
A questo punto Cartesio inizia la propria ricerca di un fondamento del sapere, passando  in rassegna le possibili fonti della conoscenza, come i sensi e la ragione, che  sottopone ad una rigorosa analisi critica.
I sensi
I sensi sembrano darci una conoscenza indubitabile ma spesso siamo invasi da inganni sensoriali e quindi non possiamo essere sicuri che ciò non avvenga sempre.
La ragione
La ragione non è esente da errori in quanto spesso, dopo aver compreso la natura del nostro errore, ci rendiamo conto di avere ragionato in modo sbagliato.
Il genio maligno
Cartesio ipotizza anche la presenza di un genio maligno che voglia ingannarci  intenzionalmente senza che noi possiamo rendercene conto.
Il cogito
Esiste però una verità che non può essere messa in dubbio, l’ esistenza di sé come essere pensante.
Se penso vuol dire che esisto : “cogito ergo sum”.
Questa per Cartesio è la certezza sulla quale fondare l’ intero sistema.
La res cogitans
Cartesio non dimostra l’ uomo come essere materiale ma come un qualcosa che pensa, la res cogitans(la sostanza pensante).

L' affermazione "penso dunque sono" è dunque, per Cartesio, una verità evidente.




Il corpo, l’ anima, le passioni
Il corpo, l’ anima e le passioni sono strettamente collegati.
La ghiandola pineale
Il corpo e l’ anima, secondo Cartesio, sono collegati dalla ghiandola pineale (ipofisi), posta alla base del cervello.
I “segnali animali” arrivano alla ghiandola pineale per poi diffondersi in tutto il corpo.
La passione
Una passione è qualcosa che l’ anima subisce e quindi si prova una passione nel momento in cui il corpo agisce sull’ anima.
La volontà
La capacità che ha l’ anima di agire sul corpo è detta volontà.
Le reazioni agli stimoli
L’ uomo può quindi reagire in due modi differenti agli stimoli: attraverso le reazioni automatiche (dettate solamente dagli spiriti animali) o attraverso la volontà  (dettata dall’ anima razionale).
Secondo Cartesio, quindi, noi non scegliamo come comportarci ma possiamo solo modificare il nostro modo di essere e di reagire.


HOBBES


Il pensiero di Hobbes
L' orientamento generale di Hobbes è materialistico e meccanicistico.
l' oggeto di conoscenza è la materia.
Come Cartesio, Hibbes affronta la scienza fisica partendo dall' ipotesi dell' annichilimento (annullamento) del mondo.
in questo modo il filosofo è in grado di individuare i costituenti elementari per poi ricostruire un mondo procedendo in modo deduttivo.
I principi
Hobbes si immagina un mondo costituito solo da materia, movimento e leggi naturali.
Egli è in grado, in questo modo, di ricostruire i principi come:
Materialismo (le cose esistono fuori di noi)
Fenomenismo (non possiamo conoscere le cose in sè ma unicamente come idee)
L' annichilimento del mondo
Ciò che rimane dall' annichilimento del mondo sono :
esistenza dello spazio (le cose sono esterne a noi)
tempo (le posizioni sono succesive nello spazio)
corpi materiali
movimento
Il materialismo
Il materialismo dedotto da Hobbessi fonda sulla base della possibilità di ricostruire la realtà razionalmente.
La relazione tra i corpi
la ricostruzione deduttiva di hobbes prosegue cun la relaizone tra i corpi con la definizione delle proprietà geometriche.
le figure sono sono definite in modo dinamico: la linea è il movimento di un punto, una superficie è il movimento di una linea ecc...
Il "conato"
il "conato" è la quantità mimima di movimento che Hobbes identifica in un punto.
interpretazione meccanicistica della fisica a della psicologia.
Interpretazione meccanicistica della fisica a della psicologia
riproducendo i movimenti interni ai corpi Hobbes costruisce un' interpretazione meccanicistica della fisica a della psicologia.



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